Il San Vito squalificato per due giornate.
Doppia seduta di allenamento
20/10 Una nuova tegola per il combattivo
Presidente Padre Fedele Bisceglia che non ha voluto rilasciare alcuna
dichiarazione sulle decisioni del Giudice sportivo. Si è
solo detto preoccupato per come le cose stanno andando. Certo una
squalifica di due giornate al San Vito, inflitte alla prima occasione
senza che il campo fosse stato diffidato è davvero un duro
colpo. Il Cosenza ha subito fatto ricorso all’incredibile
sentenza. Avrebbe voluto mollare tutto il Presidente ma la sua tempra
di combattente è dura. Farà sentire le sue ragioni
nelle sedi opportune, nel frattempo un indagine societaria sta appurando
quanto accaduto a Pomigliano d’Arco, dove erano presenti i
dirigenti del Cosenza Calcio che hanno intrattenuto normali e cordiali
rapporti con agenti, commissari di campo e società avversaria
senza annotare nulla di anomalo e preoccupandosi di aiutare i ragazzi
a pagare il biglietto. A Cosenza però, si annota una certa
tensione tra l’ambiente dei tifosi. La preoccupazione per
questa situazione cresce notevolmente di ora in ora. La società
si sta impegnando con tutte le sue forze a tenere tranquillo l’ambiente.
Sicuramente la cosa si chiarirà nel migliore dei modi. Dal
punto si vista sportivo, il tecnico gigi Marulla ha fatto sostenere
quest’oggi due sedute di allenamento, una atletica la mattina
ed una tattico/tecnica il pomeriggio. Schemi e pallone in tutte
le salse per dare il suo assetto tattico alla squadra. Pannullo
e Caracciolo sono rimasti fermi. Pe ril primo è sicuro il
forfait per domenica. A parte hanno lavorato, perché carichi,
Gasparrini, Gorrini e Cosa che deve smaltire la cicatrice di un
tacchetto ricevuta sull’inguine durante la partita di domenica.
Domani pomeriggio partitella al sanvitino contro la juniores.
Questa la sentenza del giudice sportivo:
A CARICO DI SOCIETÀ
- SQUALIFICA DEL CAMPO DI GIUOCO CON DECORRENZA IMMEDIATA COSENZA
1914 S.P.A. N. gare 2
Perchè propri sostenitori in campo avverso, prima dell'inizio
della gara, si rifiutavano di pagare il regolare biglietto di ingresso,
creando nella circostanza una situazione di pericolo che determinava
l'intervento delle Forze dell'Ordine. I medesimi sostenitori inoltre,
a fine gara, si scontravano con la Forza Pubblica che doveva intervenire
con più cariche prima di scortarli alla stazione ferroviaria.
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